SONO GAY E VOGLIO USCIRE DALLA SOLITUDINE
Pubblicato il 17 Giugno 2010
Ciao Project
Se mai ti arriverà questa mail vuol dire che dopo quasi un anno passato a leggere il tuo blog ho avuto finalmente il coraggio
anch’io di scriverti, di raccontarti un po’ cos’ho combinato in questi 21 anni (praticamente niente) e magari di sentire cosa ne pensi.
Allora, come ho già detto ho 21 anni, ho capito di essere gay alle medie, non lo so con precisione quando ma comunque in quel
periodo. C’è da dire però che anche alle elementari probabilmente qualcosa non andava: ho avuto una “fidanzatina” (se così la possiamo chiamare) che è durata poche ore perché appena ha cercato di
baciarmi ho avuto paura e l’ho mollata. Sembrerà una cosa stupida ma anche se sono passati anni mi ricordo benissimo il disagio che ho provato in quelle poche ore, lo stesso disagio che ho
continuato a provare, e che continua tuttora, quando qualche ragazza mi sta dietro. Fisicamente non sono male ma non ho mai sentito girare voci sul fatto che sia un bel ragazzo o meno. Mi ritengo
un tipo x per molte persone: amici di infanzia ne ho solo uno, ci conosciamo da quando siamo nati e ti dirò che è il mio opposto. È conosciuto da tutti come un rompiscatole (e in effetti lo è!),
molte volte mi vergogno ad uscire con lui perché pur essendo un bestione si comporta spesso come un bambino e ha la fissa delle ragazze, è sempre che ci prova con tutte: totalmente il mio
opposto. Come altre amicizie nel mio paese non ho nessun altro, ero riuscito a farmi una compagnia alle superiori con la quale mi ci trovavo benissimo, mi sentivo anche importante all’interno di
essa. Tuttavia finite le superiori abbiamo preso strade diverse e adesso non ci sentiamo più. Ora che sono all’università mi vedo con altre persone ma non c’è lo stesso rapporto che avevo con
quelli di prima. Di ciò mi dispiace tantissimo, mi sento spesso solo, non ho amici di cui potermi fidare veramente, con cui potermi confidare (il mio amico d’infanzia è un chiacchierone e non
potrei mai parlare di cose intime con lui perché verrebbero a saperle tutto il paese!). l’unica persona di cui mi possa fidare ciecamente è mia sorella: tra di noi c’è un legame che va aldilà
dell’essere semplici fratelli, ci capiamo in ogni circostanza ed è la persona con cui ho vissuto la maggior parte della mia vita. Da piccoli abbiamo sempre giocato insieme, abbiamo studiato nelle
stesse scuole, abbiamo girato nelle stesse compagnie. Ora lei ha il ragazzo e quindi non siamo più attaccati come prima. Sono un po’ geloso in effetti ma giustamente mia sorella ha il diritto di
crearsi una vita normale (lei che può) con chi vuole. So che le vorrò bene per tutto il resto della mia vita e le auguro tutto il bene di questo mondo. Lo stesso vale per mia madre e per mia
nonna: sono cresciuto con queste meravigliose donne (che saranno anche le uniche della mia vita) alle quali voglio un bene dell’anima. Vengo quindi al sodo anche se ci sarebbero altre cose da
dire ma non sono molto bravo nello scrivere, farei solo confusione.
Che sono gay ce lo siamo già detti anche se non ho detto che mi pesa da quando ho capito di esserlo: sono sempre stato un tipo
sincero, mi conoscono tutti come un bravo ragazzo, bravo a scuola (un po’ meno adesso all’università) e il fatto che stia mentendo da anni sulla mia sessualità ora comincia a crearmi anche
problemi: non sono effeminato ma il fatto che non abbia mai avuto una fidanzata secondo me fa un po’ insospettire la gente. Alle volte capita quindi che debba finire anch’io per commentare il
sedere di una ragazza che mi passa di fianco anche se a me non fa nessun effetto. Fino a pochi giorni fa ero contento di essere gay solamente quando mi masturbavo, ma pensare di dover reprimere
la mia sessualità in camera o in bagno per tutta la vita mi faceva stare malissimo. Non avevo mai pensato inoltre di poter costruire una storia con qualcuno. Tutto questo fino a pochi giorni fa,
quando ho cominciato a vedere un po’ di film a tematica gay. A dire la verità anche leggendo i racconti sul tuo blog qualcosa in me aveva cominciato a cambiare ma la svolta totale è stata
decidendomi di guardare “I segreti di Brokeback Mountain”. Ho sempre avuto paura di guardarlo perché pensavo che avrei potuto insospettire qualcuno ma finalmente l’altra sera l’ho guardato di
nascosto: è stato il più bel film che abbia mai visto! Non ho mai pianto in un film d’amore perché probabilmente non riuscivo a capire cosa volesse dire amare un'altra persona (perché la tv
propone principalmente storie d’amore etero). Questo film invece continua ancora adesso a farmi venire crisi di pianto appena penso che anch’io potrei vivere una storia d’amore con qualcuno.
Vorrei spiegarmi meglio ma non sono bravo ad esprimermi. Forse il film gonfia un po’ la cosa ma piacerebbe vivere anche a me una storia di questo genere (sebbene non riuscirei a vivere una vita
etero parallela). Poter vivere una cosa che riguarda solo te e questa persona, senza che nessuno si interessi. Certo non riuscirei a tenere tutto questo nascosto per 20 anni, e non potrei mai
tenere nascosto questo a mia sorella e a mia madre. In questi giorni infatti penso spesso a come poter dire tutto a loro due (nessuno sa della mia omosessualità). Tuttavia ho le stesse
paure che spaventano tutti i ragazzi non dichiarati ancora in famiglia come me. Mia sorella non avrebbe problemi (penso) anche se avrei paura di sentirmi in imbarazzo con lei dopo averglielo
detto, avrei paura di non riuscire più a guardarla negli occhi, di rovinare quello stupendo rapporto che abbiamo, paura di vergognarmi di me stesso. Lo stesso vale per mia madre anche se è un po’
diverso. Dentro di me sento di averla delusa anche se non posso farci niente: mia madre ha fatto molti sacrifici per noi e mi sarebbe piaciuto regalarle un nipotino. Lei adora i bambini e ha
sempre detto che la cosa più bella che ha avuto nella sua vita siamo stati io e mia sorella. Per quello non penso mi caccerebbe di casa, sono sicuro che non lo farebbe mai, ma ho paura che lei
pensi che quello che sono sia una mia scelta. Purtroppo mia madre non è affatto informata sul tema omosessualità, un giorno poi mi ha fatto rimanere malissimo perché ha detto che una coppia gay
non saprebbe mai tirare su un figlio. Mi fa soffrire moltissimo questo suo pensiero perché mi fa pensare che di me non ha capito niente: sicuramente non avrò mai un figlio ma secondo me sarei
stato un bravo padre.
Tu non sai Project quanto stia male per tutta questa situazione e soprattutto dopo aver visto il film tu non sai quanto mi sento
solo. Non conosco nessun ragazzo gay (conosco due di vista ma sono molto effeminati e mi dispiace dirlo ma mi danno fastidio perché mi sembra come peggiorino l’idea che un etero ha di un gay) e
non so come fare per conoscerne. Ho una paura tremenda di essere scoperto, temo il giudizio della gente, dei miei coetanei, ho paura di rimanere più solo di quanto non lo sia già adesso. Allo
stesso tempo però dichiararmi mi sembrerebbe come una liberazione. Spesso penso di andarmene via dal mio paese e di trasferirmi in qualche altra regione in modo da potermi far conoscere subito
come gay e quindi non mentire più. Project che ne pensi? Secondo te mi sono instupidito guardando quel film? Cosa dovrei cominciare a fare poi per poter conoscere ragazzi gay? Ho paura di non
godermi la giovinezza come hanno fatto gli altri miei coetanei e di rimpiangere tutto quando diventerò vecchio. Se pensi che questa mail possa essere d’aiuto a qualcuno pubblicala pure. Mi
piacerebbe però che mi rispondessi in privato e mi piacerebbe anche parlare un po’ con te su msn.
Scusami per la mia pessima capacità di espressione. Non mi è mai piaciuto scrivere e non sono mai stato bravo nel farlo. Ti
ringrazio anticipatamente per tutto quello che fai per noi, giovani e non.
Un abbraccio
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Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay: